Cos’è la fibromialgia?
Viene definita come una patologia multifattoriale caratterizzata da rigidità e tensione muscolare, dolore muscolare, ai legamenti e ai tendini, che ha carattere diffuso a livello di localizzazione corporea e cronico nel tempo.
Questo disturbo porta con sé svariate conseguenze dal punto di vista emotivo e psicologico.
Le cause non sono attualmente chiare o note.
La diagnosi viene fatta da un reumatologo.
Il paziente fibromialgico spesso è di sesso femminile, e presenta un alto tasso di stress, depressione e ansia; convive con un dolore costante, ingestibile, limitante.
Quali sintomi si presentano?
- Manifestazioni neurologiche, come iper o ipotonia muscolare, sensazioni di addormentamento o formicolio, contrazione muscolare, crampo muscolare, debolezza muscolare o fascicolazione. Possono verificarsi mal di testa, fiacchezza, debolezza, sensazione di vertigine o disequilibrio, sensazione di sovraccarico sensoriale.
- Manifestazioni cognitive, come perdita di concentrazione, perdita di memoria, performance inficiata, distraibilità, “stanchezza mentale”.
- Disturbi del sonno.
- Manifestazioni endocrine, come aritmie, vertigini, disturbi respiratori, disturbi della motilità intestinale, intestino irritabile, disfunzione vescicale, dismenorrea.
- Sensazione diffusa nel corpo di rigidità.
- Manifestazioni emotive, come rabbia, frustrazione, depressione.
Quale terapia si utilizza nella fibromialgia?
Esistono varie terapie che possono essere utilizzate in combinazione tra di loro.
Un tipo di terapia è quella farmacologica; si consigliano inoltre esercizi ed attività fisiche mirate.
La terapia psicologica di tipo cognitivo-comportamentale prevede tecniche di rilassamento corporeo, di gestione dell’ansia, dello stress, del vissuto emotivo, psicoeducazione sull’igiene del sonno, attivazione comportamentale e programmazione di attività piacevoli, tecniche di mindfulness. Ogni programma di terapia psicologica è calibrato sulle esigenze specifiche del paziente.