Quando parliamo con amici, parenti o conoscenti con Disturbi d’Ansia, Depressione, altre psicopatologie, o che attraversano semplicemente un periodo della loro vita particolarmente difficile, spesso tentiamo di consolarli minimizzando il problema, mettendo in risalto le difficoltà che anche altri attraversano, o, ancor peggio, siamo tentati di dare loro la colpa per la loro sofferenza psicologica.
Quali sono quindi alcune frasi da evitare?
- “E’ tutto nella tua testa”
- “Ma non hai nulla di cui preoccuparti!”
- “Smettila di lamentarti sempre”
- “L’ho sempre saputo che avevi qualche problema”
- “Non hai proprio niente che non va”
- “Basta cercare di attirare l’attenzione”
- “Non mi sembri proprio depresso/ansioso”
- “Sembra proprio che tu stia diventando matto…”
- “Devi smetterla di auto-commiserarti”
- “Nessuno ha mai detto che la vita era giusta!”
- “Sei sempre così negativo”
- “E’ colpa tua”
- “Le cose non sono così disastrose”
- “Potrebbe andare molto peggio!”
- “Datti una svegliata e risolvi”
- “Dovresti uscire di più”
Cosa invece è utile fare? Non esiste una risposta universale. Può essere d’aiuto parlare del problema apertamente, in maniera non giudicante, se è anche l’altro a volerlo. Non cercate di fare assunzioni, presunzioni, diagnosi o di interpretare ciò che l’altro dice, cercando un secondo fine. Riconoscete il vostro limite: se pensate che sia opportuno, rivolgetevi ad un professionista per chiedere un aiuto concreto.